Il rapporto tra un sito web e i motori di ricerca è molto stretto: Google interagisce frequentemente con un sito, analizzando in maniera minuziosa contenuti, struttura e segnali esterni.
I lavori legati all’ambito SEO, tra le altre cose, mirano a facilitare questo tipo di interazioni per rendere i contenuti di un sito più appetibili ai motori di ricerca. Ma quali sono i tipi di azioni che Google ha con un sito e i suoi contenuti?
Indicizzazione e posizionamento
L’indicizzazione siti Google è l’operazione eseguita automaticamente dai crawler (detti anche spider), piccoli bot che scannerizzano instancabilmente i siti alla perenne ricerca di nuovi contenuti. Essi raccolgono le informazioni, le catalogano e le rendono poi disponibili agli algoritmi del motore di ricerca.
A questo punto si verifica il secondo tipo di interazione: una volta ottenuti i dati con i lavori dei crawler, questi sono analizzati minuziosamente dagli algoritmi che, dopo un’elaborazione piuttosto complessa, restituiscono quello che è il risultato del posizionamento.
Si tratta di un tipo di interazione a senso unico e, l’unica cosa che si può fare è sveltire il processo attirando l’attenzione di Google e dei suoi spider grazie alla preziosa Search Console, un tool che può aiutare a forzare l’indicizzazione di una pagina o di un articolo appena pubblicato.
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Un processo senza fine
I crawler non smettono mai di tenere sotto controllo i siti web continuando a indicizzare siti google perennemente. Allo stesso modo anche il posizionamento è un processo senza fine: molto spesso, la posizione del nostro sito può subire delle variazioni. Queste fluttuazioni possono dipendere da diversi fattori: l’ottimizzazione di articoli già esistenti, il miglioramento o la costruzione di una struttura interna tra i contenuti o nuovi backlink.
A mischiare ulteriormente le carte in gioco vi sono poi gli aggiornamenti degli algoritmi di Google. Essi infatti, portano a rivalutare i posizionamenti da parte del motore di ricerca con con relativi sconvolgimenti delle SERP.
Naturalmente poi è bene tenere conto che miglioramenti e peggioramenti, soprattutto se minimi, possono essere causati da altri competitor: non bisogna mai scordare che i nostri “avversari” sono sempre e comunque degli esseri umani con cui ci confrontiamo quotidianamente per scalare le serp.